scrive Calogero: Andiamo direttamente al punto. Si proprio questo qui sotto. Aspe che giro la fotocamera Eccoci qua. Io, Danilo e lo Zio Marco. Avrete riconosciuto il posto. Questa è una delle rarissime volte che decido di fermarmi qui e fare una foto. Peccato che la moto non riparte più!...Ed ecco puntuali i frastimmi di Zio e Danilo: “ ehhh..figurati se non dovevi avere qualche casino alla moto…oltre che al cervello!” Smonta sella, controlla attacchi elettrici e fusibili…e poi, banalmente, morsetto della batteria, negativo, mollato. Per cui, dalla mattina che armeggiavo per controllarla di livelli olii, acqua e varie, la provavo ad accendere e spegnere…ma usavo sempre solo la batteria, senza possibilità di ricarica, sino a che non mi ha mollato. Prima proviamo con una spinta …e lo Zio che guarda, sapendo già che non parte (poteva dirlo prima che è difficile quando l’alimentazione è a iniezione….zia rua!) Apposto…ci pensa l’anziano! Sotto una direzione lavori impeccabile, con Danilo procediamo a seguire scrupolosamente le indicazioni date. Mentre siamo lì che affianchiamo millimetricamente le nostre moto per “…fatele toccare tra loro, una parte metallica basta che sia, pedana o cavalletto e tenetele ferme..”, lo Zio si avvicina con in mano un cavetto elettrico che pareva lo avesse stracciato dall’abat jourt tanto era fino. Ad un certo punto sembravamo in sala operatoria, con posizione d’incastro tra le moto, equilibri precari perché i cavalletti toccassero e lo Zio che armeggia sul retro del DR per cercare il positivo della batteria….poi tocca il mio positivo e…pulsantino…BRUMMMM……MITTICCCOOOO!!!! Se non fosse per quel rumore celestiale di un 350 che riparte…dopo tutti questi armeggi di incastri e ricerche nel posteriore….ci mancava una sigaretta e silenzio finale, per pensare si trattasse di un’orgia. Ora, non è che dopo quanto detto mi scappi qualche allusione, ma vengo informato che Antonello e Bruno solo SOLI su al nuraghe che aspettano. Erano partiti prima. Chissà se anche loro, annoiati per l’attesa, si erano messi alla ricerca di un “positivo posteriore”. Comunque li sentiamo per telefono e, per evitare un inseguimento a ruota, tipo criceto, o peggio un frontale, concordiamo di aspettare Bruno che ci raggiunge, mentre Antonello avvisa che deve andar via. Per non stare fermo (anche perché il motore già bolliva e spurgava acqua radiatore …e qui la seconda lezione dello Zio, degna di un vero pedagogista: “…oh conch’e c….ma lo capisci che non devi farlo a cuccuru il radiatoreee!!??”) e provare a ricaricare la batteria, vado su e giu e cerco di scendere incontro a Bruno. Ma niente, non lo vedo, torno da Danilo e Zio (tranquilli…non si cercavano il “positivo posteriore” in mia assenza) e…spengo. POFFF…zero ripresa. Non parte. Vabbè , aspettiamo Bruno. Bruno non arriva. 45 minuti di attesa. Danilo lo chiama, ed è al bar. OK…scena già vista: toccati il cavalletto, scopri il “positivo posteriore”, cavetto abat jour, spingi BRUMMMM. Finiamo tutto il giro e scendiamo al Bar. Altra passata di rimproveri, dove salta fuori anche che al posto del filtro aria avrei montato un vasetto in terracotta. Boh? Non capisco…ma se entra troppa aria, non prenderà freddo??? Con gran piacere ci raggiungono per la “birretta”, Marcolino di Danilo e Xenia. Facendomi portavoce di Federico, mio figlio, che si allena cross al campo di Mara, invito tutti ad andare a trovarlo. Così, la carovana di motociclisti con scorta di auto con Xenia e il suo bau-bau, raggiunge il Canneto, campo cross. Qui abbiamo potuto assistere ad un giro di campo di Zio sulla moto di Fede, Honda crf 250 Insomma, una uscita particolare, diversa, …incasinata …mi spiace. Però contentissimo, perché…”…anche nella sfiga dei guasti ed imprevisti, con i Polverosi non si è mai tristi!” Un ringraziamento particolare da parte di Federico, contentissimo per la visita! Kalo |